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Sta mattina nella metro: Volevo alzarmi per offrire il mio posto ad un signore anziano con un bastone. Mi ringrazia, ma il posto non gli serve perché scende alla prossima fermata. Ma uscendo mi saluta e dice “Dio ti benedica!” Ed io avevo appena il tempo per rispondere:
“Anche te!”

Ho l’impressione che viene creata una nuova canzone.


Siete invitati a venire con me, per scoprire le mie canzoni e le storie che stanno dietro di loro.

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Quando avevo 12 anni mia madre mi regalò una chitarra per Natale. Avevo desiderato qualcos’altro, avrei preferito suonare la batteria. Quindi la chitarra è rimasta inutilizzata in un angolo per un anno finché non mi sono ammalata e sono dovuta restare a casa in isolamento per un po’. Era l’inizio del 1968. Per noia ho tirato fuori la chitarra e senza alcuna istruzione ho provato ad usarla. Ho iniziato a sperimentare e creare la “mia” musica fino a che mi è piaciuta. Ho aggiunto parole che provenivano dal profondo di me.

Così ho scoperto e sviluppato questa forma di esprimermi. Ho scritto canzoni come altre persone scrivono diari. Sono canzoni che raccontano di avventure ed esperienze, di riflessioni o meditazioni, di difficoltà e come superarle, di perdite e di doni sorprendenti.

Presto ho capito che non ero sola con le mie esperienze. Altri cantavano insieme a me, si sentivano compresi e così ho iniziato a cantarle in tanti posti, in varie occasioni, in piccoli gruppi o sul palco in grandi eventi: a festival (p.e. Genfest), giornate/fiere religiose, concerti di solidarietà, ecc. Ma soprattutto, dal 1980 in poi ho fatto piccoli concerti. In seguito è stato registrato un LP (“Lieder aus meinem Leben/ Canzoni dalla mia vita”), così come un cassetta con canzoni per bambini (“Stell dir vor/ Immagina”).

Scrive un giornale di Norimberga, la “Nürnberger Zeitung” il 27.02.1982 dopo un concerto in un centro sociale, frequentato sopprattutto da Punk. Qualche tempo prima del concerto c’erano stati forti scontri con la polizia:

“Quando si tratta di eventi di musica cristiana, all’inizio si è sempre un po’ scettici. Troppo spesso la dottrina della salvezza cristiana viene trasformata in canzoni pop superficiali. Ma lo scetticismo scompare rapidamente quando si tratta delle canzoni di Gery. Non infastidisce i suoi ascoltatori con inni di benedizione in qualche modo “appiccicati”. Le sue ballate sono dichiarazioni di fede molto personali, presentate apertamente e onestamente ed è per questo che sono così convincenti e toccanti …”

Ad un certo punto ho interrotto quest’ attività perché la situazione familiare e la necessità di lavorare a tempo pieno come terapista occupazionale non mi lasciavano più tempo ed energie.

Ora la situazione è diversa: i nostri 4 figli non vivono più a casa, io non lavoro più e quindi non solo posso riprendere liberamente in mano la chitarra e scrivere canzoni, ma anche fare di nuovo concerti. Soprattutto, ho potuto realizzare un nuovo CD nel 2022.

Questo è il CD:

Contattami se sei interessato ad aquistarelo!

La registrazione è stata un’esperienza bellissima!

Olaf, il tecnico, nel suo studio al miscelatore.
Insieme a Christian col violoncello
Pierre con uno dei suoi Sax